Il Processo Fotografico

Come abbiamo accennato in precedenza, la fotografia permette di ottenere immagini stabili nel tempo di soggetti e oggetti reali. Tutto ciò è possibile grazie ad un complesso di fenomeni chimico-fisici, denominato processo fotografico, che si compone essenzialmente in 3 fasi.

Le tre fasi che delineano in procedimento sono l'esposizione nella camera oscura alla luce del materiale sensibile con formazione dell'immagine "latente", a cui seguirà lo sviluppo con rivelatori adatti dell'immagine latente e infine il fissaggio. In questo modo si ottiene un'immagine che può essere trasformata in copia positiva con processi analoghi.

Dunque, il materiale fotosensibile viene posizionato all'interno della camera oscura e nel momento in cui viene aperto l'otturatore, dispositivo che serve per controllare per quanto tempo la pellicola viene esposta alla luce, viene colpito da una radiazione luminosa proveniente dall'oggetto da fotografare.

Si è così formata sul materiale sensibile un'immagine che riproduce esattamente ciò che era stato fotografato, rappresentano un oggetto, un paesaggio o un soggetto. Tuttavia, questa immagine non è visibile, poichè deve essere messa in evidenza attraverso lo sviluppo, un processo chimico specifico.

Non appena il negativo viene sviluppato, esso viene immerso in un bagno di fissaggio e poi abbondantemente lavato. Dopo l'essiccazione, il negativo è pronto per ricavarne le copie, ottenute per contatto o per ingrandimento.